exhibitions

I SHOULD MUCH RATHER HAVE A HEART

Gréta Fedora Homzová
14.6. – 5.7.2025
a cura di Filip Vančo
martedí – venerdí su appuntamento

„Avevo un cervello e un cuore; e avendoli messi entrambi alla prova, scelgo il cuore.”
– Boscaiolo di Latta


Penso alla guerra, a un mondo in delirio, agli anni Venti, ai Trenta che si avvicinano.
Un’immagine mi attraversa la mente:
un gatto nero, colpito tre volte all’addome;
la colomba della pace trapassata in volo sopra il Cappellaio Matto impazzito.
Ceno con Ana, la migliore amica di tutte le anoressiche e gli anoressici.
Caro Thoreau, quante mani servono per fermare le guerre e sfamare ogni bocca affamata?
Dove si nasconde il dolore in questo paradiso disceso sulla terra?
Dove può andare, se ormai non c’è più posto per lui,
se non esiste alcun simbolo universale che lo rappresenti?
Ci cammina ancora accanto, inciampa goffamente sotto i nostri piedi,
ci urta, a volte cena con noi.
È qui. Sta fianco a fianco con chi amiamo. E aspetta la stessa cosa.
L’essere umano è capace di odiare e di amare. Nient’altro.
Amare, con tutta l’anima; imitare tutto ciò che respira, e anche ciò che non respira;
osservare, guardare in silenziosa meraviglia.
Ogni mattina è diversa, ogni giorno porta qualcosa di nuovo, gratuitamente.
È poco? È tanto? Le domande smarrite mi girano in testa. È poco.
Imito i mattini, dipingo ferite infantili con ferite infantili.
Celebro il canto degli uccelli, cerco di liberarlo da questo caos,
da questa sfortuna, tento di ascoltarlo in questo mondo sporco e bello. E di comprenderlo.
Ma ora chiedo un momento di silenzio.
Che il mondo scorra, che accada ciò che deve accadere,
che io possa solo ascoltare.
Nascondo il dolore tra le braccia. Almeno per un po’.
Lo immergo nella tela: lì è bello, lì nessuno lo giudica, lì non lo guardo mai dall’alto in basso.
Vive, respira a fatica e osserva tutto, in silenzio.
Cerca di capire. Io con lui.
È poco? È tanto?
Per accarezzare tutti gli infelici, nella pittura mi bastano due mani.
A volte mi dona l’illusione di sfamare ogni bocca.
Solo con l’amore… solo con l’amore.

Gréta Fedora Homzová (2003, Bratislava, Slovacchia) ha studiato Grafica e altri media all’Accademia di Belle Arti di Bratislava (2022–2024). Attualmente prosegue i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Praga, nello studio del pittore Josef Bolf. Ha partecipato a numerosi progetti espositivi, sia personali che collettivi, soprattutto in spazi indipendenti a Bratislava. Nel giugno 2024 ha presentato una mostra personale presso la Galleria 19 di Bratislava.

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L’essenza documentaria

Jana Ilková & Alexandra Barth
10.5. – 24.5.2025
a cura di Filip Vančo
martedí – venerdí su appuntamento

Il punto di partenza dei dipinti di Alexandra Barth sono per lo più le sue fotografie, che non modifica, conservando quindi l’essenza della loro funzione documentaria. La tecnica dell’aerografo utilizzata (applicazione di particelle fini di vernice con una pistola a spruzzo  una sorta di grana di pigmento), combinata con l’enfasi sulla luce e sui piccoli dettagli, le permette di lavorare con l’impressione della realtà fotografica. Ma stiamo ancora parlando di dipinti: dipinti privi di gesto pittorico e di riproduzione oggettiva della realtà. Di immagini al confine tra fotografia e illusione.La selezione di fotografie di Jana Ilková presentata in questa mostra nasce da una serie continua di annotazioni diaristiche. Ilková “non prende appunti” con uno smartphone, ma utilizza una fotocamera di medio formato. Sfrutta al massimo tutte le potenzialità del mezzo fotografico, che padroneggia con grande competenza: luce, composizione, post produzione. Il risultato, unito alla semplicità dei soggetti, dà vita a immagini dall’estetica sorprendentemente inquieta.Ma non è solo l’estetica del quotidiano a legare le opere in mostra. A mio avviso, la vera chiave di lettura sta nel desiderio condiviso dalle autrici di affinare la nostra capacità di percezione.Un invito a soffermarci sul banale, sull’insignificante, sul trascurabile — in un’epoca in cui sembra avere valore solo ciò che è spettacolare, efficiente e impeccabile.

Alexandra Barth (1989 Malacky, Slovacchia) ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti eDesign di Bratislava (2007 – 2013). Ha esposto in numerosi progetti indipendenti e collettivi,principalmente in gallerie indipendenti a Bratislava. Nel febbraio 2020, ha tenuto una mostrapersonale a Pescara, Italia (Fondazione Zimei), 2021- Chris Sharp Gallery Los Angeles, 2022-A- Sud Gallery Pescara, 2023- Mrs. Gallery New York, 2024- Loom Gallery Milano. Attualmentevive e lavora a Sanguinetto (VR).

Jana Ilková (1978 Topoľčany, Slovacchia) ha studiato fotografia all’Accademia di Belle Artie Design di Bratislava. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Slovacchia eall’estero. Dal 2010 è docente a contratto presso l’Accademia di Belle Arti e Design di Bratisla-va. Nel 2023 la casa editrice Photoport ha pubblicato la sua pubblicazione monografica„DIARY“. Vive e lavora a Hainburg an der Donau (AT).